Il Pescara tanto atteso

Adesso, solo un dovere: continuare a vincere

da Redazione
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Il Pescara tanto atteso , foto 1

di Federico De Carolis

Toh c’è stata una vittoria convincente e persino appagante. Basta guardare la classifica per rendersi conto di una situazione completamente diversa. Adesso i punti sono 6, bastanti per autorizzare un futuro diverso da quello vissuto fino al successo dell’Entella. E’ stata una vittoria capace in se stessa di scacciare gli incubi e che dovrebbe ripresentare il Pescara in una luce sicuramente migliore, sin dal prossimo impegno. E, a fare una botta di conti, c’è anche da sottolineare come le distanze, nonostante il disgraziato inizio, non siano abissali rispetto a chi ha avuto una partenza migliore. Si può essere contenti, in definitiva, perché si tratta di un nuovo inizio di campionato in una partita che, secondo molti, e non senza buone ragioni, poteva essere l’ultima spiaggia tale da far pensare a una posizione drammatica o lanciare finalmente la sfida per nuove esaltazioni e soprattutto un inseguimento non impossibile.
L’eroe della giornata è stato ancora una volta Maniero e al diavolo se per sbloccare il risultato è stato necessario un calcio di rigore e se gli altri gol sono arrivati quando l’avversario era rimasto in dieci. Per risalire la corrente si accetta di tutto e di più senza badare alle lamentele altrui e alle loro imprecazioni rivolte a sfortuna e infortuni. In sette partite ne abbiamo subite tante e tali da rendere finalmente questo Pescara cinico e persino strafottente sulla sorte degli avversari.
Adesso però che è uscito fuori da un tunnel senza luce e ha visto finalmente uno spiraglio di quello che dovrà essere un cammino luminoso, la speranza è che non ci si fermi a questo labile punto di partenza. Quattro gol soddisfano il palato della platea e riconquistano in pratica i tifosi. Niente esaltazioni, per carità, perché quel gioco che dovrebbe fare di questa squadra una macchina da guerra imbattibile, non ci è sembrato ancora al top. Individualità più che accettabili, a volte anche qualche azione meritevole di applausi, ma quella continuità che si richiedeva e si è richiesto per circa due mesi, ancora non c’è. Non ci interessano i numeri dello schieramento perché per noi 4-3-3-, 4-4-2 o 3-5-2 sono più o meno similari tra loro. Interessa il modo dell’applicazione e la convinzione intorno a quello che si fa. Contro l’Entella la convinzione c’è stata e quella difesa che appena una settimana prima, s’era lasciata andare a incredibili ingenuità, ha dato una dimostrazione di forza non solo bene accetta, ma sicuramente valida.
Si continuerà cosi o si cambierà ancora? Speriamo che la fiducia conquistata con il primo successo stagionale sia confermata da Baroni ai suoi. La stessa cosa non possiamo dire del centrocampo. Manca ancora di un interditore convinto e essenziale che blocchi le iniziative altrui, mentre si è anche visto che in attacco Pasquato, comunque la si giri, è capace di dire la sua a suon di gol o di pali, che lo indicano se non come il migliore, certo in grado di dare una mano notevole a Maniero.Due punte, con Politano che si sacrifichi un tantino nel dare una mano ai centrocampisti come sta già facendo , potrebbe essere il giusto compimento di una lunga e sofferta ricerca da parte di Baroni. Se si dovesse stare ancora dietro a cambiamenti e innovazioni, almeno se non dettate da contingenze che vanno sotto il nome di infortuni, difficilmente si troverà un assetto tale da permettere ai giocatori di credere in se stessi e dare, di conseguenza il massimo. La stabilizzazione degli uomini, dopo una loro conoscenza approfondita, resta il cardine del successo. Lo fanno tutti i tecnici in tutte le squadre ambiziose.
E il Pescara, non foss’altro che per la sua campagna acquisti ancor oggi meritevole di elogi, deve essere ambizioso. Quegli applausi riservati solo all’arrivo dei migliori giocatori che potevano essere messi a disposizione di Baroni, devono trovare sbocco in futuri successi. Non è che qui si stia a pretendere le prime piazze in una classifica ancor tutta da decidere, ma la voglia di essere, come da copione, tra i migliori di questo campionato anche nella realtà settimanale, ci sta tutta. Salire o restare in una categoria che Pescara può sicuramente abbandonare, è anche questione di fortuna, ma lasciare che quelle prime giornate senza vittorie diventino solo un ricordo lontano e irripetibile, diventa almeno doveroso. Se ciò non accadesse e si dovesse tornare all’antico “recente”, allora bisognerebbe cominciare a pensare a qualche errore grossolano e tale da coinvolgere tutti i quadri tecnici a cominciare dai giocatori. In definitiva, adesso è giunto il momento in cui non si può assolutamente tornare indietro anche se si potessero accampare mille e più di mille scusanti. Il Pescara ha solo un bonus da spendere per accontentare la sua piazza e tener fede a quelle premesse che erano sulla carta: vincere e continuare a vincere per lunghissimo tempo. Si tornerà magari a perdere perché il calcio pretende che accada anche ai migliori, ma dovrà trattarsi di una circostanza tutta particolare, non in tema nell’attualità del momento e in seguito a questa prima vittoria. Diamoci sotto dunque, con umiltà e abnegazione, soprattutto riuscendo a trovare quella continuità di gioco e rendimento che finora sono stati alterni, molto alterni, cui non è possibile rinunciare, pena una decadenza che avrebbe dell’epocale per una squadra costruita secondo i crismi del miglior realismo calcistico.

Commenti
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da Obsidian

esempio massimo di come si possono scrivere un'infinità di corbellerie in sole quattro parole, quelle di apertura.......... pizzaonhead pizzaonhead pizzaonhead

da nemicissim0

La sagra del luogo comune e delle circonvoluzioni di sintassi e lessico. Praticamente, il solito illeggibile papiro. pizzaonhead

da riccarduska

Mi correggo, scusate: A GRAN VOCE CHIEDIAMO BASTA!

da riccarduska

L'utenza chiede a gran voca: BASTA!!! Non è abbastanza chiaro?

da lanordesulta

Pe.sempre, leggendo l'articolo ho pensato esattamente la stessa cosa. E cmq le ultime sei righe sono veramente assurde, sia per la premessa che per lo scenario apocalittico prospettato. Ma cosa o quali sono i CRISMI DEL MIGLIOR REALISMO CALCISTICO??? boo

da Max1967.

Mi correggo "vittoria convincente e persino appagante...." pizzaonhead

da Max1967.

Mi sono bastate le prime quattro parole...."vittoria convincente e soddisfacente..." pizzaonhead

da Andreabassano

La sintesi è: meglio giocare bene e vincere sempre, che non azzeccare un passaggio e farsi inchiappettare...

da pe.sempre

Il problema non è solo la lunghezza, ma il fatto che ripeta un concetto, che potrebbe essere sintetizzato in due righe, infinite volte.

da Delfinazzo

E io che pensavo che la retorica fosse MORTA.

da EsiliatoPeColli

Il mio lignaggio non è adeguato alla lettura di cotanto poema...

da SGT

Un libro cazzo! Ma per leggere un articolo non ci si puo' prendere un giorno di ferie! Breve de carolis! Concetti brevi, precisi e sensati! Grazie

da macheva!

horny

da PrimoBannato

Toccatevi. Io l'ho già fatto.

da maurenz

cartmannajurnat di ferie per leggere l' articolo. ...

da robert

ngul per sabato pozz farcela cry

da alex__74

de ca' e faccl nu riassunt a noi poveri semi analfabbeti

da pesciarolo

cartman