Ufficiale: si torna al Poggio

Da domani mattina la squadra si trasferirà nell'impianto dell'ex presidente De Cecco.

da Redazione
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Ufficiale: si torna al Poggio, foto 1

Ultimati gli accordi tra la società e Giuseppe De Cecco. Il Pescara domani mattina tornerà al Poggio degli Ulivi, "teatro" degli allenamenti biancazzurri sotto le vittoriose gestioni Di Francesco e Zeman. Come già spiegato nei giorni scorsi, la decisione è arrivata dopo l'accordo trovato tra le parti.

Al di là di qualsiasi valutazione in merito, l'aspetto positivo va ricercato nella possibilità per gli uomini di Marino di allenarsi in una struttura da sempre riconosciuta come all'avanguardia. Potrà solo giovare, soprattutto in vista di gennaio quando il campionato sarà fermo e sarà necessario effettuare una nuova mini-preparazione.

Commenti
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da Alumaredasole

X Germano: ho conosciuto Giuvann Scillon, lu pittor senza scala. Una sera d'inverno con un mio amico di Piazza Duca degli Abruzzi, ci divertivamo a prendere in giro le poche persone che erano in strada con un registratore. Erano gli anni 74-75 l'attrezzo era voluminoso, ma la cosa emozionante era che aveva un microfono. Ci sentivamo dei provetti burloni, erano i tempi degli scherzi di Nanni Loy, per chi se lo ricorda. E quella sera, mi feci coraggio ed andai incontro a Giuvann Scillone e gli chiesi a microfono aperto: " Che ne pensi della menta?" Mi rispose di getto " E' ottima per gli sportivi

da Shawn

Reda si trova facilmente su internet l'intervista.

da pegasus

Germano, ma Barone, il professore di educazione fisica?

da pegasus

Ciao Germano, anch'io ho conosciuto da bambino Giovanni. Un vero personaggio, amante del calcio e del ciclismo...ed é vera la storia che si professava "Pittore"...

da GermanodaCuneo

Il nipote del giocatore del Pescara, dal 1960 al 1965, mi ha fatto sapere che suo zio Giuseppe Barone è deceduto nella tarda serata di oggi. Aveva giocato col Pescara 103 partite. Pino R.I.P.

da pescarancia

A ma invece Marino non piace,ha una corazzata in mano ed avrebbe dovuto avere 12/15 punti in piu. Anche Rumignani con questa squadra avrebbe fatto gli stessi punti. A Lanciano abbiamo vinto ma non si certo la prestazione come anch ea Novara e' stata positiva.....a proposito ma sicuro che e' terminata la partita Lanciano-Pescara??

da reda

shawn dove l hai lettas'intervita??? ho una laurea in scienze motorie e specializzazione nella preparazione atletica del calcio e sti termini non si usano più da 40 anni.... pizzaonhead pizzaonhead pizzaonhead pizzaonhead pizzaonhead pizzaonhead

da Presilaquilateatina

Devo onestamente dire che il nostro Mister,criticato aspramente anche da me,nel periodo trascorso ha dimostrato di essere un allenatore capace,intelligente, e disponibile a riconoscere suoi errori ed a porvi rimedio. Anche la società' ha grandi meriti per averlo difeso nei momenti più' difficili. Io mi scuso per aver messo in dubbio le sue qualità' di tecnico. Forza Pescara e Dajeeeeeee al Padova.

da Shawn

Come giudica la sosta di un mese, a gennaio, inaugurata nella scorsa stagione in serie B?«Molto positiva. Perché consente alle squadre di effettuare una sorta di mini preparazione atletica ex novo. E’ un modo utile per rimettere benzina nelle gambe e affrontare nel modo giusto i 4 mesi di campionato che restano». - Iuri Bartoli, preparatore atletico del Pescara.

da Presilaquilateatina

Se la società' a gennaio vendera' la metà' del cartellino di Ragusa al Genoa credo che diserterò' lo stadio per protesta.

da reda

ma gli articoli chi li scrive l'architetto d'alimonte??? una mini preparazione....huauhahuahuahu
non si fanno più ste cose dal dopo guerra...mma..lu pallon com dic il buon semproni è pe poka gent

da GermanodaCuneo

x vittorioMI Carissimo Germano, ti ringrazio per le belle cose che hai scritto. Oggi ci insegnano a guardare al futuro. Sacrosanto. Ecco, ricordare e tenere vivo il passato è il quid che ti aiuta nel futuro. Se hai altri episodi come quello, diccelo. Ciao, un abbraccio.) VITTO' HO SCRITTO PIU' DI 20 AH!...M'ARCORD. SE TI INTERESSANO MANDAMI IL TUO E-MAIL AL MIO gergravina@alice.it E PROVVEDERO' AD INVIARTELI. QUESTO VALE ANCHE PER GLI ALTRI. CIAO...

da ONLYPE

Artacchet la luce...

da vittorioMI

Germa', aspetto. Ciao!

da Matley72

Jet' a fa' lì' bijt'''' Questo e' un canto d'amor che mi viene dal cuor...Pescara ole', impazzisco per te...

da GermanodaCuneo

x vittorioMI Carissimo Germano, ti ringrazio per le belle cose che hai scritto. Oggi ci insegnano a guardare al futuro. Sacrosanto. Ecco, ricordare e tenere vivo il passato è il quid che ti aiuta nel futuro. Se hai altri episodi come quello, diccelo. Ciao, un abbraccio. ME L'HA SUGGERITO GIANNI LUSSOSO E QUESTA MATTINA HO SCRITTO DI GETTO QUELLO CHE RICORDAVO. STO PREPARANDO QUALCOSA DI QUANDO GIOCAVO IN LEGA GIOVANILE E CON I GIOCATORI CHE HO INCONTRATO FACENDO CARRIERA NELLA SERIE A (BRUNO PACE, GABRIELE CANTAGALLO CLAUDIO TOBIA) CIAO

da un vecchio amico

Ricordo che si dicevano le stessse cose per insigne ed immobile 2 anni fà.....ma sono solo piccoli trucchetti dei procuratori per far salire i prezzi dei cartellini, in fondo loro vivono di questo....poveretti perplex

da Fernando Torres

Scusate ma e' doveroso: l'agente di ragusa jerry cala' o palomba, abbij a romb lu cazz!!! :Ag. Ragusa: 'Genoa riprendilo, è pronto per la A!' 18 dicembre alle 16:24 Sei gol in sedici partite, il talento di Antonino Ragusa è esploso fragorosamente quest’anno con la maglia del Pescara, società che detiene una metà del cartellino, l’altra è invece di proprietà del Genoa. Il Grifone è a caccia di un esterno d’attacco e il mirino si è già posato sull’ex canterano che in maglia rossoblù aveva vinto lo scudetto Primavera insieme a gente come El Shaarawy e Perin. Per provare a capire se il suo futuro sarà di nuovo a Genova, il suo agente, Jerry Palomba è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com: ‘Il Genoa gli è rimasto nel cuore, è ovvio che tornerebbe volentieri ma per ora è un giocatore del Pescara e in Abruzzo sta facendo molto bene’. E’possibile che parta una trattativa a gennaio? ‘Io non ho ancora parlato con le società. La situazione è chiara, il suo cartellino è in comproprietà quindi se il Grifone vorrà riprenderlo dovrà parlare con il Pescara.’ E’pronto per il grande salto in serie A? ‘Sì è pronto per giocare nella massima serie. A confermarlo ci sono le parole del suo attuale tecnico, Pasquale Marino, che ha pubblicamente dichiarato che Ragusa può giocare in serie A.’ A Genova è tornato Gasperini che lo ribattezzò “il piccolo Sculli” quando Ragusa era nella Primavera rossoblù… ‘Me lo ricordo questo paragone e sicuramente è azzeccato. Penso che nell’idea di calcio di Gasperini, Ragusa sarebbe il giocatore ideale. Il Genoa monitora da vicino i suoi giovani, se ci fosse l’opportunità di tornare il ragazzo sarebbe sicuramente molto contento.’

da vittorioMI

Carissimo Germano, ti ringrazio per le belle cose che hai scritto. Oggi ci insegnano a guardare al futuro. Sacrosanto. Ma, scusami la citazione, " fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". Ecco, ricordare e tenere vivo il passato è il quid che ti aiuta nel futuro. Se hai altri episodi come quello, diccelo. Mica siamo qui solo per parlare di 433, 343, 353, menischi, squalifiche e rigori..... Ciao, un abbraccio.

da eddie65129

va bene cosi',per me non e' un mai stato un problema

da NoiCiCrediamo

grazie Germano per il bellissimo racconto. come mi sarebbe piaciuto vivere a quei tempi, dove sicuramente c'era un attaccamento differente alla propria città

da M@RCO

Ottima notizia a mio parere......

da GermanodaCuneo

X zanni X GERMANO: si è il figlio di Pierino che sta dietro di me e non si può vedere in quanto ho dovuto ridurre la foto; hai una mail di risposta, ciao. PROVVEDUTO

da zanni

X GERMANO: si è il figlio di Pierino che sta dietro di me e non si può vedere in quanto ho dovuto ridurre la foto; hai una mail di risposta, ciao.

da NeSeMEnU

mettete l'intervista di cutolo redazione hiss pss

da GermanodaCuneo

Scusatemi se ho fatto qualche errore di scrittura nel mio ah!m'arcord. Domani ne metterò uno corretto.

da Zuzzurellone

VIVA IL POGGIO...VIVA DE CECCO....VIVA IL PESCARA...VIVA IL NS PRESIDENTE!!!

da lu_caian

che belle queste storie di vita della mia Pescara semplice, buona e sana, che non c'è più. Sarebbero racconti da raccogliere e incentivare in un'apposita rubrica. Grazie Germano.

da Presilaquilateatina

Li' c'è' aria di PROMOZIOME

da wakeman

lu pogg ci port bbone!!! eyed eyed eyed

da Presilaquilateatina

Ciao Germa', ho letto il tuo Ah..m'arcord rituffandomi in una Pescara che ci è' appartenuta e che ora non c'è' più. Gran bei tempi e non solo perché' eravamo giovani...,ma per l'aria che respiravamo. Tempi in cui ci si divertiva con poco... Anche fregando l'aquila reale ai cugini teatini. A stasera,ciao

da GermanodaCuneo

x zanni - Gigino chi è il figlio di Pierino che è stato mio compagno di scuola?. Ciao e leggi quello che ho scritto di Giuvann.

da alexErMonnezza

DE CE'.. ARPIJETE SSU' PESCAR

da ZICO

Germano, complimenti, una bella storia per una bella persona.

da miltonTita

Germano, apprezzo tanto i tuoi racconti di un "Pescara che fu"..... Tempi in cui,probabilmente, si viveva e ci si divertiva con poco ma sicuramente in allegria ....grazie

da lesotutteio

Complimenti Germà!! Ho le lacrime ogni volta che scrivi qualcosa sulla Pescara che fu. Bellissimo poter anche solo immaginare quei tempi per chi, come me, non era ancora nato!

da bomber...borgonovo

ottimo ritornare in un grande centro sportivo!!! horny horny horny

da GermanodaCuneo

Desidero fare un ah!...m'arcord di un personaggio pescarese, non conosciuto come Eriberto, ma che molti anziani, sicuramente, lo ricorderanno. All'anagrafe era registrato come Giovanni Mantini, ma era conosciuto come "Giuvan scillon(e), per la sua altezza che superava i due metri. Abitava a Piazza Duca degl'Abruzzi ed io che abitavo vicino alle Suore Ravasco di viale G. Bovio lo vedevo spesso passare con la sua inseparabile bicicletta. Ancora non lo conoscevo di persona. Un giorno se ben ricordo del 1950, con mia madre, mentre andavo al mercato di via Cesare Battisti, l'ho visto transitare vicino alla villa Sabucchi sempre in bicicletta e vestito con una maglia da calciatore e una tuta per pantaloni. Questo abbigliamento mi è sembrato strano ed ho domandato a mia madre che mestiere facesse quel tipo un pò stravagante. Mia madre, nata nel 1915, era una sportiva perché a 18-20 anni correva con i maschi e li batteva ed anche tifosa del Pescara perché, come mi raccontava, seguiva gli allenamenti del Pescara al Rampigna, ai tempi dei fratelli Romagnoli, ("Rumagnulit, il fratello minore, era nu belli giovine) dicendo a una sua zia, che viveva con lei, di andare a sentire le prediche di Don Santo Perotto. Il Pescara era nel destino di mia madre perché, andando ad imparare il mestiere di sarta presso una signora, la moglie di Mungo, ha conosciuto il figlio bambino della sua insegnante: Angelo Mungo che ha giocato a metà anni '50 come difensore nel Pescara. Una cliente della sarta era la madre di Alberto Casalini, che mia madre doveva tenere in braccio per la sua irrequietezza. Da grande Alberto Casalini è stato sindaco di Pescara ed inoltre è stato vicino al Pescara calcio nei momenti difficili. Dopo questa digressione ed uscendo dal seminato, era doveroso ricordare mia madre che non mi ha mai ostacolato nella mia pur breve attività calcistica seppure a livello giovanile. Torniamo a Giuvan scillone che abbiamo lasciato in bicicletta. Mia madre, quasi suo coetaneo e che lo conosceva bene, mi disse che si chiamava Giovanni Mantini e che faceva l'allenatore di calcio. Per me che incominciavo a correre dietro un pallone cercando di colpirlo nel migliore dei modi, per poter dire di "giocare" a pallone, indirizzandolo nel posto voluto e non colpirlo in modo "ndo cojo cojo". Una frase che mi è rimasta sempre impressa nella mente è stata quella che l'allenatore Alfredo De Angelis ci diceva durante gli allenamenti: "Il pallone lo dovete giocare e non farvi giocare da lui, altrimenti, se fosse così, non si potrebbe chiamare gioco del pallone, ma giocati dal pallone". Filosofia spiccia. Dopo aver saputo che Giovanni era un allenatore di calcio, l'ho visto sotto una luce diversa e lo immaginato su un campo di calcio che correva insieme alla sua squadra. Come mi sarebbe piaciuto essere con loro! Dopo qualche anno, avevo quindici anni, insieme a due miei compagni d'infanzia, Franco Liberi e Michele Di Rocco, un conoscente ci iscrisse ad una squadra di calcio: la Duca d'Aosta, con sede sopra il cinema Excelsior. Finalmente erano terminate le sfide sui campetti rionali e senza vere maglie. Eravamo approdati in una vera squadra che giocava al campo Rampigna e con delle maglie tutte dello stesso colore: rosso con colletto e bordo manica blù. La sera convenuta andai in sede per scegliere le scarpe da calcio (le prime) e attendere l'arrivo dell'allenatore che non sapevo ancora chi fosse. Dopo una mezzora di attesa arrivò l'allenatore e con somma sorpresa vidi entrare un signore, era: Giovanni Mantini. Si presentò e volle conoscere i nostri nomi e in che ruolo volevamo giocare. Ci disse: toglietevi la giacca che si incomincia l'allenamento. Il mio primo allenamento si svolse in un grande salone sopra il cinema Excelsior, correndo e facendo ginnastica lungo il suo perimetro per circa un'oretta. Finalmente avevo conosciuto di persona un vero allenatore! Tornai a casa e raccontai il fatto a mia madre che mi disse che era segno del destino. Man mano che si giocavano le partite conoscevo sempre di più il "personaggio" Giovanni. Durante l'intervallo della partita, al posto di una bevanda calda, sbucciava due arance, comprate da lui, dandocene una fetta per ciascuno che, a volte, non bastavano per tutti. Giovanni era un puro ed una persona corretta. Un figlio, Epimerio, giocava in porta in un'altra squadra ed un giorno gli dissi:" Giovà, tu che hai lanciato tanti ragazzi e che hanno fatto carriera anche in squadre importanti, perché non lo fai giocare nella tua squadra per poi "lanciarlo"? Mi rispose:"Mi dicono che promette, ma io non lo so, ed è meglio che giochi con altre squadre per non far dire alle gente che è un raccomandato" Questo era Giovanni. Effettivamente riuscì a "lanciare" un giocatore, Barone, un'ala destra che andò a provare a Torino con la Juventus, dove rimase un anno, per poi tornare a Pescara. Barone giocò nel Pescara dal 1960 al 1965 giocando 103 partite. Giovanni Mantini da allenatore dei ragazzi passò a fare il massaggiatore di squadre di promozione della regione, Piano d'Orta, Montesilvano ed altre. Per chi non lo sapesse racconto un aneddoto che lo riguarda. Soleva mettere un annuncio sui giornali:" Ex giocatore del Pordenone cerca squadra sia come allenatore e sia come massaggiatore" Diceva che quando era militare a Pordenone aveva giocato da attaccante nella squadra locale. Io lo prendevo un pò in giro dicendogli:" Ma quando mai hai giocato col Pordenone?" Tirava dal portafogli una sua vecchia fotografia dove si notava lui con la maglia da gioco e col numero 9 sul petto. "Giuvà, hai messo la maglia alla rovescia?" e lui rispondeva: "Come facevano a sapere che ero un attaccante se non si vedeva il numero?" E' stato, quindi, un precursore di una cosa attuale sena saperlo. Attualmente i giocatori per meglio riconoscerli portano il numero oltre che sulla schiena anche sul petto e sui bordi del pantaloncino. Finora ho ah!..m'arcordato l'aspetto sportivo di "Giuvan scillone", ma è interessante ricordare anche l'aspetto privato. Non ha mai avuto un lavoro a tempo determinato, forse riscuoteva qualche piccola pensione, ma era sempre col sorriso sulle labbra. Un giorno, erano passati tanti anni per cui eravamo in confidenza, mi fece vedere un biglietto da visita, che portava nel portafoglio, con la scritta: Giovanni Mantini - Pittore- "Giuvà che ti sei dato alla pittura? sono belli i tuoi quadri?" e lui facendosi una bella risata, mi rispose:" Che dici, pittore vuol dire imbianchino, è più bello e suona meglio, così posso sfruttare la mia altezza senza utilizzare la scala" Effettivamente, superando i due metri, quando andava ad imbiancare i sotterranei abitabili e gli appartamenti con i soffitti ribassati non utilizzava un accessorio che gli imbianchini dovevano per forza di cose utilizzare. Dal 1970 stando lontano da Pescara l'ho rincontrato poche volte. Nel 1995, in occasione della punzonatura del Trofeo Matteotti in via Cavour, l'ho visto in tenuta da ciclista e l'ho apostrofato:"Giuvà che ti sei dato al ciclismo?" Lui mi ha risposto:"Mi diverto a correre per una squadra amatoriale di Pescara, perché il calcio attuale non fa più per me". Queste sono state le sue ultime parole, perché da allora non ho più avuto occasioni di rincontrarlo. Era stato tradito da uno sport, il calcio, che aveva amato e per il quale spesse volte aveva trascurato la propria famiglia. Da mio fratello ho avuto la notizia della sua morte che mi ha tanto addolorato. Se n'è andata una persona gentile, allegra e rispettosa del prossimo. Spero che nel nuovo posto dove è andato abbia trovato una squadra di calcio o di ciclismo dove lui si possa trovare bene anche con una fettina di arancia. Giuvà sei stato un mito per tante persone e ti mando un caro saluto......Germano, anzi Gravì come mi chiamavi.

da unpescarese

Cutolo se stai bene qui e vuoi restare,quella maglia che porti addosso la devi onorare. Capito?!

da Hurricane81

bene,bene,bene,ottima notizia,il poggio ha un non so' che di speciale,qualcosa di intimo che si instaura con la squadra,sono molto contento eyed

da Redazione

Vi ricordiamo che avete a disposizione ancora poche ore per eventuali domande al D.G. Giorgio Repetto. Fino ad ora ne abbiamo raccolte molte e vi ringraziamo tutti!

da galeoneg

ottimo