Ah....m'arcord!!

Foto 1: un primo piano di Conio (1960);
Foto 2: con la fascia da capitano, contro il Marsala (60/61);
Foto 3: altra foto di Giacomo scattata nel campionato 64/65.

La carriera di questo giocatore ha un inizio piuttosto brillante. Giacomo Conio appena sedicenne inizia a giocare a calcio nell’ Argentina, una squadra locale del paese ligure Arma di Taggia, paese dove nasce nel 1935. Al termine del suo primo campionato di promozione, viene ingaggiato dall’Albenga per giocare in quarta serie. Grazie alle sue qualità viene selezionato per far parte della rappresentativa ligure che, a Rapallo, incontrerà quella del Piemonte. Proprio durante questa partita Giacomo viene notato dai tanti addetti ai lavori che in simili occasioni approfittano per osservare qualche giovane promettente. Infatti verrà subito ceduto alla Lazio. Nella squadra romana giocherà nelle riserve, partecipando al campionato “cadetto� che verrà vinto dai biancocelesti. Al termine della seconda stagione nel ‘56/’57 viene ceduto in comproprietà al Verona, dove in prima squadra giocherà 16 volte consecutive. Nel corso della sua 17ma partita un incidente al ginocchio lo terrà fermo per tutto il resto del campionato, che vedrà il Verona promosso in serie A. Ritornato alla Lazio, successivamente si ritroverà di nuovo in gialloblu, questa volta in serie C. Ed è proprio in serie C che Conio conoscerà il Pescara (che gioca nello stesso girone dell’Hellas), e nella partita di andata al Rampigna ci rifila una doppietta. A fine stagione viene acquistato dal Pescara, squadra con cui giocherà ben sette stagioni. Centrocampista rifinitore, dalle caratteristiche tali da definirlo sia mediano che mezzala, pur non avendo grande dimestichezza col gol, aveva nella visione di gioco la sua migliore qualità. Dopo aver giocato in biancazzurro fino al ’65, resterà a Pescara e si dedicherà al commercio di piante e fiori.

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