Graziano Piagnerelli, un portiere plastico
L'estremo difensore biancazzurro dell'era Giagnoni ricorda i tempi andati in riva all'Adriatico
GRAZIANO PIAGNERELLI ARRIVO’ A PESCARA NEL 1979 APPENA VENTIDUENNE . GIOVANE PROMESSA DELL’EPOCA , VENNE PRELEVATO DAL CESENA CON CUI DISPUTO’ L’ANNO PRIMA UN BUON CAMPIONATO DI SERIE “B”. DA RICORDARE CHE SCESE IN CAMPO PER DUE GARE IN SERIE “A”:CON IL VICENZA NELLA FAMOSA STAGIONE 1977/1978 QUANDO I VENETI SFIORARONO LO SCUDETTO. IL PRIMO ANNO IN BIANCAZZURRO NON FU ESALTANTE, COMPLICE UN CAMPIONATO DISASTROSO (IL PESCARA RETROCEDERA’ ULTIMO IN SERIE “A”) ED UN INFORTUNIO CHE LO COSTRINSE A DISPUTARE SOLO 13 PARTITE ALTERNANDOSI CON PINOTTI. OTTIMO, INVECE, IL SUCCESSIVO CAMPIONATO SOTTO LA GUIDA DELL’ ALLORA GIOVANE ALLENATORE ALDO AGROPPI ( SESTO POSTO FINALE) . PORTIERE DALLA BUONA STRUTTURA FISICA, FACEVA DELL’AGILITA’ TRA I PALI IL SUO PUNTO FORTE. BELLISSIME, LE SUE PARATE PLASTICHE ESALTAVANO IL PUBBLICO PESCARESE CHE LO HA SEMPRE INCORAGGIATO ( RICORDIAMO CHE ALL’EPOCA PIAGNERELLI AVEVA 22 ANNI E LA TIFOSERIA BIANCAZZURRA DI QUEL PERIODO NON SI FACEVA SCRUPOLI NEL CRITICARE) . GRAZIE ANCHE AL SUO CARATTERE BRILLANTE, COME SONO DI CONSUETO I ROMAGNOLI , ERA BEN VOLUTO SIA DENTRO SIA FUORI DAL CAMPO DI GIOCO. LASCIO’ PESCARA PER PALERMO, NELLA TRATTATIVA CHE PREVEDEVA LO SCAMBIO CON FRISON ( GRAVE ERRORE) E CONTINUO ‘ LA SUA CARRIERA NELLE FILA DEI ROSANERO ( DOVE SFIORO’ LA SERIE “A” ), QUINDI FOGGIA , MESSINA ,ANCONA . PIAGNERELLI E’ STATO NEL GIRO DELLA NAZIONALE UNDER ’21 CON CUI COLLEZIONO’ UNA PRESENZA . OGGI VIVE ANCORA NEL MONDO DEL CA LCIO NELLE VESTI DI OSSEVATORE DEL GENOA . NEANCHE A DIRLO, NELL'APPRENDERE DELL’INTERVISTA DA RILASCIARE AD UN ORGANO DI INFORMAZIONE DI PESCARA , HA ACCOLTO LA RICHIESTA CON GRANDE ENTUSIASMO.
Piagnerelli, sono passati 30 anni dalla sua esperienza a Pescara, che ricordi della Città e della Tifoseria pescarese conserva?
“I ricordi sono ancora così vivi che non sembrano passati così tanti anni. Di Pescara ricordo tutto: ricordo la calorosa accoglienza, l’ottimo rapporto con la tifoseria che mi ha trattato benissimo nonostante un campionato non esaltante: solo l’anno dopo sono riuscito ad esprimermi a buoni livelli. Sono ancora oggi grato a quei tifosi”.
E’ più tornato a Pescara?
“Torno sovente a Pescara, non posso rinunciare al pranzo dal mio fraterno amico Maurizio della Paranza e ad un giretto in piazza Salotto, come ai vecchi tempi, o quasi”.
Cosa fa oggi? E’ ancora legato al mondo del calcio?
“Sì , mi occupo da molti anni ormai di scouting con una delle società di serie A tra le più attive nel mercato: il Genoa cfc”.
Lei é stato protagonista del campionato di serie A 1979/80 con 13 presenze, avvicendandosi con il compianto Pinotti, recentemente scomparso. Purtroppo finì con una retrocessione.
“Un campionato strano, con "stranezze" che non ricordo volentieri e pure un infortunio. Il vero ambiente Pescara lo abbiamo vissuto l’anno dopo: un gruppo di giovani guidati da “vecchi” saggi e capaci, insieme ad un allenatore con un carattere difficile ma tra i più preparati. Stimato dai suoi giocatori , anche se era un bel rompiscatole”.
C’è da dire che la società ci mise anche del suo per rendere le cose difficili, in quanto vi furono numerosi conflitti fra i soci
“La società non c’entra, la maggiore responsabilità è stata la nostra: abbiamo spento l’entusiasmo dei dirigenti con risultati poco brillanti. Mi dispiace ancora oggi”.
“E pensare che con lo scandalo scommesse, a fine anno, sarebbe bastato non arrivare ultimi e, così, per salvarsi. Comunque alcune soddisfazioni ci sono stati:1 a 0 al Napoli, 2 a 0 alla Lazio e quel fantastico 2 a 1 ai Campioni d’Italia del Milan”.
“L’avessimo saputo prima…Ma tra le molte delusioni, a volte anche immeritate ( come quella con la Juventus) qualche soddisfazione ce la siamo tolta. Giorni fa ho incontrato Massimo Silva ed abbiamo rivissuto insieme quei due calci di punizione studiati a tavolino che ci permisero di battere il Milan: splendido lavoro di Giagnoni.Con la Lazio, invece, non fu partita vera, lo stadio era pieno di polizia e di agenti della guardia di finanza che aspettavano la fina della partita per arrestare alcuni calciatori della Lazio. Ovviamente tutto questo ha pesato fortemente sul risultato finale”.
Domanda d’obbligo: l’avversario più ostico e il compagno più forte con cui giocò….
“La mia bestia nera era Graziani , mi faceva sempre gol, mentre ho avuto la fortuna di giocare con moltissimi grandi giocatori e, soprattutto, con attaccanti che regolarmente vincevano la classifica dei cannonieri come Massimo Silva, Paolo Rossi. Gianni De Rosa, Gabriele Messina, Mauro Bertarelli (io scherzando dicevo loro che il merito era il mio , in quanto durante la settimana dovevano inventarsi parabole incredibili per riuscire a farmi gol e quindi la domenica con portieri normali tutto era più facile…non ci ha mai creduto nessuno ovviamente.)
Come vede il Pescara di oggi?
“Dall’esterno si percepisce intelligenza nell’operato della società. Credo che molte società dovrebbero imitare questo modo di operare: Giocatori giovani insieme ad altri meno giovani ma molto motivati ed un allenatore che è uno spettacolo”.
Un pensiero ai tifosi biancazzurri…
“Prima di tutto un ringraziamento a trent’anni di distanza per avermi fatto sentire a casa e poi un augurio agli attuali giocatori del Pescara che possano, nei momenti difficili, che inevitabilmente si attraversano nel corso di un campionato, sentire il sostegno del loro pubblico . Io, a Pescara, ho avuto la fortuna di averlo, e mi è servito molto. Ringrazio i f.lli Delli Gatti e la redazione per avermi contattato”.
Allora,FORZA PESCARA!
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da MASSIMO70
Ricordo lui con la casacca grigia lunga di lana pecoregna come usavano i portieri degli anni 70 e nn solo. Si si tuffava ma le movenze nn erano cero dei portieri di oggi. Rivedere immagini antiche si nota una certa approssimazione nelle uscite e nei tuffi. altri tempi... comunque bei ricordi. Il brutto arrivò dopo con Frison.....
da amorebiancazurro
me lo ricordo molto bene PIAGNERELLI e ricordo ancor piu' quando mio padre bonanima mi prendeva in giro e per sfottermi quando il PESCARA perdeva, ridendo mi diceva." Piagne piagne piagnerel''''.... ed io mi incazzavo ancora di piu... che ricordi ragazzi!!! che tempi!!!.. ormai andati.
da savoia
Buongiorno. Questo è parlare....